Della difficile arte del passare inosservati – considerazioni varie sul mimetismo nella fantascienza (terza parte)
La “cosa” da un altro mondo – politica del corpo metamorfico – altri metamorfi
Cosa : Nome indeterminato e di valore semantico estesissimo che indica in modo generico ogni elemento di quanto esiste, sia nella realtà sia nell’immaginazione, tanto concreto quanto astratto
Grande Dizionario della Lingua Italiana – Battaglia
Nel 1938 John W. Campbell, che da editor di Astounding diverrà il nume tutelare della fantascienza moderna, pubblica “Who Goes There“, la storia del più mimetico (e pericoloso) degli alieni: la “Cosa” da un altro mondo. (1)
La storia è nota, un gruppo di scienziati in una isolata base antartica ritrovano una nave aliena (che subito distruggono per imperizia) e, bloccato nei ghiacci da centinaia di migliaia di anni, l’alieno.
Si tratta di un essere malvagio, intelligentissimo e, nella sua forma atavica (o almeno quella che ha assunto quando è arrivato sulla terra) ributtante. Gli uomini discutono tra loro come trattare il corpo: andando incontro ad un drammatico errore decidono di scongelarlo.
Hanno analizzano razionalmente che deve essere obbligatoriamente morto: nessuna creatura superiore sopravvive al congelamento.
L’alieno invece rivive e dimostra di avere una biologia con caratteristiche stupefacenti: può imitare a livello cellulare qualsiasi creatura terrestre con cui venga a contatto. Può uccidere ed inglobare uomini e animali ed riprodurli.
«Se gli spari al cuore,» disse McReady, «e non muore, allora è un mostro.»
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