(The Taking of Pelham 123, 1974 – Joseph Sargent)
Tra il 1973 e il 1974 Walter Matthau che nonostante la carriera nelle commedie aveva addirittura diretto un teso thriller (Gangster Story, 1959) si trovò ad interpretare tre drammi polizieschi.
Se “L‘ispettore Martin ha teso la trappola” è un thriller senza troppe pretese i successivi “Il colpo della metropolitana” e “Chi ucciderà Charley Varrick” sono sostanzialmente il meglio dei polizieschi americani dei due anni.
Non nella mia libreria, la libreria ufficiale di casa, ma nel mobiletto di legno, alto, nel corridoio c’erano libri che non avevo comprato io e penso non avesse comprato nessun altro. Qualcosa arrivato a casa in prestito magari o allegato a riviste. In quello stesso mobile, ma più avanti negli anni, saranno conservate decine di copie di “Selezione del Reader’s Digest” e poi le amate “Bolina” di mio padre. Senza più sopracopertina e abbastanza anonimo una copia di “il colpo della metropolitana” di John Godey non so perché mi incuriosì. Io allora leggevo soprattutto Salgari e Verne e i fumetti, la fascinazione per la fantascienza sarebbe arrivata qualche mese dopo con “Io Robot” di Asimov e “L’aia grande” di Simak.
Quello fu uno dei primi libri “da adulto” che ho letto (penso prima di “Lo squalo” e “Radici” che ricordo aver letto più o meno nello stesso periodo)
Pelham 123 è teso e ironico come molti film di quegli anni senza (quasi) mai arrivare al macchiettistico. Matthau la fa da mattatore ma Shaw ruba la scena. Le dinamiche tra i membri ( Mr. Blue, Mr. Grey, Mr Green, Mr. Brown – ricorda qualcosa?) saranno spudoratamente copiate da decine di heist movies fino almeno a La Casa de Papel.
Curiosità: il colore dei cappelli dei membri della banda corrisponde al nome in codice !!!