et albo versòrio teneba, et negro sèmen seminaba

Tag: Letteratura Pagina 1 di 2

Keir Dullea and Julie Cobb in Brave New World (1980)

Le parole della fantascienza (II)

Non è facile definire cosa è fantascienza, più facile, forse, è definire cosa non è. (Per qualcuno, — George Lucas per esempio —, “Guerre Stellari”, non è un’opera fantascientifica ma un “fantasy”.)

Comunque possiamo dire che fantascienza e fantasy si distinguono per la creazione di universi immaginari e la narrazione di storie ambientate in mondi futuristici, tecnologicamente avanzati o immaginari.

In questo contesto, le parole della fantascienza giocano un ruolo importante, poiché esse consentono agli autori di descrivere mondi immaginari, tecnologie avanzate e concetti astratti in modo efficace.

Queste parole possono essere suddivise in due categorie principali: termini specifici della letteratura di fantascienza e parole inventate appositamente dagli autori per descrivere mondi e concetti futuri.

I migliori 10 romanzi di genere degli anni 90

Anni 90: 10 romanzi (non italiani) di genere consigliati e visioni collegate

– Percorso consigliato di letture e visioni di genere per un sano revival

Mimesi (4) – Robot e replicanti

Replicanti, terminator, automi e cylons: quando mimetizzarsi tra gli umani diventa ragione d’essere.

Il mondo degli androidi di Philip K. Dick

Un soldato, un ufficiale, sporco, stanco, cammina lentamente per un deserto urbano post-bombardamento. Una guerra di posizione che dura da troppo tempo. Il nemico di una volta potrebbe diventare un alleato. È necessario raggiungere una delle ultime postazioni nemiche ancora rifornite per chiedere una tregua o una alleanza. C’è ancora qualche essere umano in vita, c’è ancora un po’ di umanità residua. Sbuca da dietro un muro un bambino, maglioncino e calzoni corti luridi, magrissimo, dimostra otto anni ma ne dichiarerà tredici, con in mano un orsetto lacero. Il bimbo si aggrega al messaggero; insieme proseguono per raggiungere l’avamposto.Dal bunker escono dei soldati, russi, guardano le due figure che si avvicinano, sparano a raffica contro il bambino.

L'Invasione degli Ultracorpi

Mimesi (1) – un’analisi del mimetismo nella fantascienza

… o della difficile arte del passare inosservati – considerazioni varie sul mimetismo nella fantascienza (prima parte)

 

Nil sapientiae odiosius acumine nimio

L’arte di passare inosservati  – il neutrino sociale – ingannare l’occhio –  le ostriche e i granchi nel mare  – arrivano gli alieni e siamo noi

dal Vocabolario on line Treccani

mimèṡi s. f. [dal gr. μίμησις der. di μιμέομαι «imitare»], letter. – Propriam., imitazione. Il termine (anche nella forma traslitterata mìmesis) viene usato soprattutto nel linguaggio filosofico, dove acquista importanza con Platone il quale con esso designa la somiglianza delle cose sensibili alle idee; nella concezione platonica dell’arte, la mimesi è da condannare perché, imitando le cose, che a loro volta sono copia delle idee, si allontana tre volte dal vero

Tradurre tradendo: la versione italiana di “Pace Eterna” di Joe Haldeman

Un pacifico massacro.

Come “Pace Eterna” di Joe Haldeman abbia qualche piccolo problema di resa nella lingua di Dante probabilmente perchè le versioni economiche (URANIA) sono economiche per davvero e perchè nel 1998 non era disponibile la Wikipedia: quindi non stupitevi di trovare tra gli elementi comuni nell’universo il NITROGENO (no a questo punto non si è arrivato, qui) o come, infine,  il vostro personaggio preferito sia promosso “Luogotenente” come all’epoca napoleonica.

Immagine di Pace eternaPace Eterna (Forever Peace, 1997) è un romanzo di Joe William Haldeman. Secondo la Wikipedia ha vinto nel 1998 i tre premi principali americani destinati ai romanzi di fantascienza: il Nebula Award, il premio Hugo e il John W. Campbell Memorial Award.
Ho trovato l’edizione Urania (24 mag 1998, Urania 1336, Arnoldo Mondadori Editore, Milano – prima ed unica edizione italiana) in bancarella (2 euro) e l’ho rapita. Haldeman è autore di pregevoli cose, almeno due romanzi da leggere (lo splendido Guerra Eterna, e il discreto Ponte Mentale) e racconti, antologie  caratterizzate da scrittura tale per rientrare, proprio nel settore dove impera la legge di Sturgeon, nel dieci per cento (scarso) degli autori di qualità.

Il romanzo mi è apparso subito un pò sbilenco, strutturalmente confuso e pieno di imprecisioni: quante attribuirne all’autore e quante alla frettosola localizzazione sarà l’argomento di questo articolo, nato dal confronto della versione italiana con l’originale. Ho cercato di non svelare la trama per intero, ma, chi non voglia altre informazioni sulla storia è bene che non continui la lettura…

Chi vive in selve…

elban

 

 
 
 

Solitudine amata,
Le bell’ombre ch’hai tu, son puri lumi,
Che ne l’età dorata
Fosti stanza et albergo ai sommi numi,
Onde chi vive in selve,
S’assomiglia agli dei, non a le belve.

Girolamo Fontanella –  Ode alla vita solitaria via Biblioteca Italiana (nuovo link Ode alla Vita Solitaria)

Pagina 1 di 2

Powered by WordPress & Tema di Anders Norén