et albo versòrio teneba, et negro sèmen seminaba

Categoria: Bibliotheca

I libri sul comodino

venerdì, 2. agosto 2002, 01:08

shelf

sul mio comodino ci sono 16 libri:

Civiltà al paragone A. J. Toynbee
Il gioco infinito – i 22 racconti SF più belli dell’anno David G Hartwell
Scorrete lacrime disse il poliziotto Philip k. Dick
La penultima Verità Philip K. Dick
Mezzanotte e cinque a Bophal D. Lapierre J. Mono
Nova Samuel R. Delany
Novantatrè V. Hugo
Ragazzi di Vita P. P. Pasolini
Lolita V. Nabokov
Black Dog A. Garland
Illusione di Potere Phil Dick
1996 movie & video guide (A.K.A. la Bibbia) L. Maltin
Fairyland Paul J. McAuley
Preludio a Dune “Casa Atreides” B. Herbert K. J. Anderson
Il piccolo principe Antoine de Saint-Exupery
The Catcher in the Rye J. D. Salinger

nel piccolo vano sotto il ripiano, abbastanza in fondo da
non essere a vista, spesso coperti dagli altri o da giornali ci sono
altri 12 volumi:

Grandi Speranze Dickens
high expectations, lo stesso libro in inglese
Delitto e Castigo Dostoevskij
Sulla strada J. Kerouac
Le storie di Giacobbe T. Mann
Opere complete A. Rimbaud
La montagna incantata (I volume) T. Mann
La tazza e il bastone
Grammatica giapponese Vallardi
Sir Gawain e il Cavaliere Verde Anonimo
Opere complete M. Yourcenar
A canticle for Leibowitz W. M. M. Miller, Jr.

E ora le precisazioni (FAQ):

:::non ho letto tutti questi libri, nè li trovo tutti interessanti,
alcuni classici, che non conoscevo e che ho voluto leggere
non mi hanno suscitato l’emozioni che che la loro fama mi
aveva fatto presagire come possibili. (es. mi hanno deluso il
piccolo principe e Catcher in the rye – però ho imparato la parola “phony”, che Salinger
usa ogni tre frasi)

:::alcuni di questi libri sono illeggibili (Fairyland ad esempio) o bruttini (Casa Atreides)
altri capolavori immortali. Alcuni sono legati a stagioni della mia vita
ormai lontane (Mann per esempio)

:::il mio comodino è abbastanza piccolo, tutti questi libri sono paperback comunque
è ora che sgombri qualcosa e riporti a 6/7 il numero di libri stabili sul ripiano

:::ecchissenefrega stavolta, e sempre, bloggo per me

:::Ellroy, King, Vonnegut, Lansdale, Levi e gli altri ? Ehi, ho una libreria !

Incipit

 

Grande iniziativa dell’Unità – un libro al giorno con incipit e scheda. Hanno segnalato anche Joe Lansdale!!!.
via liberilibri

A proposito di incipit mi piace questo incipitario dove trovo subito il più brutto incipit della letteratura italiana:

Le palle cozzarono insieme due volte, forte.
"Tac tac!" fece il conte Perlotti guardandole correre attento, con il gesso nella destra e la stecca nella sinistra.

Aahhrgh!

Un altro blog da leggere.

Imago

Ovvero fantasma, oppure “dell’attrazione” perchè “…nulla esiste di più singolare del rapporto tra persone che si conoscano solo con gli sguardi…” cito (e rovino) a memoria Thomas Mann di Morte a Venezia.

Poi la trovo la citazione:

Niente di più singolare, più imbarazzante che il rapporto fra persone che si conoscono solo attraverso gli occhi – che si vedono tutti i giorni a tutte le ore, si osservano e nello stesso tempo sono costretti dall’educazione o dalla bizzarria a fingere indifferenza e a passarsi accanto come estranei, senza saluto nè parola. Fra di loro c’è inquietudine ed esasperata curiosità, l’isteria di un bisogno insoddisfatto, innaturale e represso di conoscersi e di comunicare e soprattutto una sorta di ansiosa attenzione. Infatti l’uomo ama e onora l’uomo fino a che non è in grado di giudicarlo, e il desiderio è frutto di una conoscenza incompleta.

…il desiderio è frutto di una conoscenza incompleta.
Riprendo questo post dopo 10 giorni, (giorni di niente) ancora scosso dalla potenza della frase… poi conosco, beneinteso, la ragazza che mi aveva spinto a iniziare questo discorso, ancora, e a questo punto per sempre, incompleto.

Fantasmi dal Passato

Be’, capita che l’altra sera rivedo qualche scene del film “Il Colpo della Metropolitana” (The Taking of Pelham One Two Three quattro professionisti o presunti tali rapiscono un treno della metro di NYC e minacciano di uccidere gli ostaggi uno ad uno)… quelli erano anni in cui il buon Walter Matthau era grandissimo interprete di film di azione (per esempio Charley Varrick il meglio che vi possa capitare in TV nelle notti insonni, un tesissimo film di Don Siegel, assolutamente imperdibile !)… comunque il Colpo della Metropolitana ha la sua importanza perchè il vecchio volume mondadori del romanzo di John Godey da cui il film è tratto campeggiava nonsocome nella piccola libreria dell’ingresso di casa mia, l’unica a contenere libri non miei, adulti (io undecenne o poco più) tra i quali ricordo “Vestivamo alla marinara” della Suni Agnelli o “Paura di Volare” della Jong (che però avrei letto moolto più tardi..)… insomma il volume di Godey, con la storia nuda e cruda dei prototerroristi (in realtà venalissimi kidnappers) fu uno dei primi libri a scuotermi (io che mi pascevo ancora di Verne e Salgari alternandoli a classici meno capiti) e a segnalarmi l’emozioni forti della scrittura ..:: [in particolare una scena, che ricordo vent’anni dopo l’ultima rilettura, di amore tra il rubato e il sublimato tra un giovane malvivente e una sua (spero) sexy insegnante, in un flash-back narrativo oniricheggiante]::..

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