et albo versòrio teneba, et negro sèmen seminaba

Autore: elfo Pagina 5 di 18

Il segno della crisi

Un pezzo di formaggio da 1,22 euro

1,22 euro di formaggio con l'antitaccheggio

1,22 euro di formaggio con l'antitaccheggio

con una vistosa placca del dispositivo antifurto !

Tradurre tradendo: la versione italiana di “Pace Eterna” di Joe Haldeman

Un pacifico massacro.

Come “Pace Eterna” di Joe Haldeman abbia qualche piccolo problema di resa nella lingua di Dante probabilmente perchè le versioni economiche (URANIA) sono economiche per davvero e perchè nel 1998 non era disponibile la Wikipedia: quindi non stupitevi di trovare tra gli elementi comuni nell’universo il NITROGENO (no a questo punto non si è arrivato, qui) o come, infine,  il vostro personaggio preferito sia promosso “Luogotenente” come all’epoca napoleonica.

Immagine di Pace eternaPace Eterna (Forever Peace, 1997) è un romanzo di Joe William Haldeman. Secondo la Wikipedia ha vinto nel 1998 i tre premi principali americani destinati ai romanzi di fantascienza: il Nebula Award, il premio Hugo e il John W. Campbell Memorial Award.
Ho trovato l’edizione Urania (24 mag 1998, Urania 1336, Arnoldo Mondadori Editore, Milano – prima ed unica edizione italiana) in bancarella (2 euro) e l’ho rapita. Haldeman è autore di pregevoli cose, almeno due romanzi da leggere (lo splendido Guerra Eterna, e il discreto Ponte Mentale) e racconti, antologie  caratterizzate da scrittura tale per rientrare, proprio nel settore dove impera la legge di Sturgeon, nel dieci per cento (scarso) degli autori di qualità.

Il romanzo mi è apparso subito un pò sbilenco, strutturalmente confuso e pieno di imprecisioni: quante attribuirne all’autore e quante alla frettosola localizzazione sarà l’argomento di questo articolo, nato dal confronto della versione italiana con l’originale. Ho cercato di non svelare la trama per intero, ma, chi non voglia altre informazioni sulla storia è bene che non continui la lettura…

Allora buon Darwin Day

la HMS Beagle

Sarebbe bello iniziare il post dedicato al Darwin Day (quello vero, quello del centenario) con un incipit rutilante, classico, marziale e tonitruante da finire sulle antologie, ma, a volte, atteso che la ispirazione come il coraggio uno non se la può; dare, o si va avanti copiando qualcosa o si traccheggia. (Che poi è sempre stato il non ufficiale motto di queste note e di questo sito – che non si chiama blandamente invano!

Eppure, per una parte ascosa e ineffabile di umanità, una parte poco propensa all’urlìo e alla propaganda, quella di oggi è una data importante e l’uomo che celebriamo è un uomo importante. Da qualche parte, e diffusa come solo internet sa fare, c’è la classifica dei 100 più importanti personaggi storici di sempre (The 100: A Ranking of the Most Influential Persons in History: un saggio molto discusso di Michael H. Hart che la Big W mi dice un astrofisico) e Charles è solo 16°. Non ho parole. Almeno Galileo è 12° (ti sei ricordato di essere uno scienziato infine).

Coerenza

Sembra banale?

President-elect Barack Obama wants to spend $150 billion over the next decade to promote energy from the sun, wind and other renewable sources as well as energy conservation. Plans include raising vehicle fuel-economy standards and subsidizing consumer purchases of plug-in hybrids. Obama wants to weatherize 1 million homes annually and upgrade the nation’s creaky electrical grid. His team has talked of providing tax credits and loan guarantees to clean-energy companies.

Why Obama’s green jobs plan might work – Los Angeles Times.

Tutti corrono, all’Elba

A Portoferraio il 23 gennaio mi sento solo. Per ragioni comprensibili ma non condivisibili non ci sono turisti nè indigeni per le strade della città vecchia.

Molte trattorie o ristoranti sono sbarrati. Uno espone un cartello: “chiuso per ferie fino al 4 febbraio – auguri a tutti”. Poi trovo un posto aperto, le persone sono cordiali il pasto dignitoso (più della media di questi ritrovi turistici) il prezzo adeguato agli standard (l’Italia finalmente divenuta la nazione più cara d’Europa). Mentre mangio una pastiera (sic) mormora un po’ il vento che s’alza timido.

Il posto è bellissimo  e stamane sono andato a mangiare un panino e poc’altro seduto in spiaggia, di fronte una tavola azzura, uno scoglio e due gabbiani che tubavano come piccioni stracresciuti. Infami, dicevo, avete questo splendore e me lo fate godere assolo. In altri posti (a Livorno, per esempio) non l’avrebbero consentito, e avrebbero imposto alle persone di frequentare (sì anche a gennaio) obbligatoriamente la spiaggia a tutte l’ore, a mangiare, e correre, e amoreggiare.

spiaggia

Una foto al giorno

Lo splendido Widget per WordPress che mostra ogni giorno la APOD (Astronomy Picture of the Day) l’ho preso da www.digitalmeandering.com che si guadagna ogni meritatissimo credito. E APOD è (da dieci anni e più!) una delle semplici e vere  meraviglie del Web.

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