Avanti a lui tremava tutta Roma

tosca

E’ il barone Vitellio Scarpia (il Baritono Alberto Mastromarino) il più perfido barone di tutti i tempi dopo Vladimir Harkonnenn:
"Bigotto satiro che affina colle devote pratiche la foia libertina e strumento al lascivo talento fa il confessore e il boia!".
Quanto sia importante il personaggio nell’opera, e ben delineato da musica e testo, non sarò certo io a ribadirlo.
Io penso solo al commuovente secondo tema nel II Atto, quasi "un poema sinfonico nell’opera", che non mi stancherei mai di riascoltare.

E’ bella la Tosca stasera, noi intabarrati in costumi caldissimi ma per pochi minuti, sì che Tosca (grazie Puccini) prevede l’intervento del coro solo nel primo atto e all’inizio (in un interno, cioè fuori scena) del secondo.
E’ bella e brava la Citrone che fa Floria Tosca nella antegenerale (anzi "assieme in costume") di questa sera, è ancora bravissimo (ma lo si sapeva) Nicola Martinucci.

l’azione è ambientata a Roma il 17 giugno del 1800, tre giorni dopo la battaglia di Marengo. Lo sfondo politico è il presupposto indispensabile della tragica vicenda della celebre cantante Floria Tosca e di Mario Cavaradossi, che incarna gli ideali della Rivoluzione francese
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