et albo versòrio teneba, et negro sèmen seminaba

Mese: Ottobre 2001

Salviamo il batrace

Ier sera tornavo (primo notturno dopo l’ora estiva) dal lavoro per la stradina del bosco che mi riporta al piccolo borgo di Forcoli quando un rospo, nemmeno grandissimo, mi attraversa la strada a balzelloni.
Rallento, mi fermo, strombazzo col claxon (ma i rospi sentono ?!!!) poi riparto, quasi sicuro ma non certo di non ammazzare il batrace (diciamo un 20% di possibilità d’averlo schiacciato…) e me ne pento subito.
Perché, e lo so immediatamente, avrei dovuto fermarmi (e non mi sarebbe costato nulla, nessuno ad inseguirmi e la strada deserta come sempre) e allontanare l’animale.
Non tanto (e non solo) per lui.
Guardarlo allontanarsi vivo e saltellante avrebbe, lo giuro, aiutato (e consolato) me.

(Gli anfibi stanno scomparendo )

Cupio Dissolvi (3)

Gli eroi romantici
in tempi crepuscolari
vivono amori crepuscolari.

(Almeno una speranza… posto che ognuno sia davvero l’eroe della propria stessa vita.
Ogni biografia un’epica ?!!!!?)

Fantasmi dal Passato

Be’, capita che l’altra sera rivedo qualche scene del film “Il Colpo della Metropolitana” (The Taking of Pelham One Two Three quattro professionisti o presunti tali rapiscono un treno della metro di NYC e minacciano di uccidere gli ostaggi uno ad uno)… quelli erano anni in cui il buon Walter Matthau era grandissimo interprete di film di azione (per esempio Charley Varrick il meglio che vi possa capitare in TV nelle notti insonni, un tesissimo film di Don Siegel, assolutamente imperdibile !)… comunque il Colpo della Metropolitana ha la sua importanza perchè il vecchio volume mondadori del romanzo di John Godey da cui il film è tratto campeggiava nonsocome nella piccola libreria dell’ingresso di casa mia, l’unica a contenere libri non miei, adulti (io undecenne o poco più) tra i quali ricordo “Vestivamo alla marinara” della Suni Agnelli o “Paura di Volare” della Jong (che però avrei letto moolto più tardi..)… insomma il volume di Godey, con la storia nuda e cruda dei prototerroristi (in realtà venalissimi kidnappers) fu uno dei primi libri a scuotermi (io che mi pascevo ancora di Verne e Salgari alternandoli a classici meno capiti) e a segnalarmi l’emozioni forti della scrittura ..:: [in particolare una scena, che ricordo vent’anni dopo l’ultima rilettura, di amore tra il rubato e il sublimato tra un giovane malvivente e una sua (spero) sexy insegnante, in un flash-back narrativo oniricheggiante]::..

Cupio Dissolvi (2)

I fine settimana all’Opera continuano e domenica dieci minuti di applausi per coro, compagnia e orchestra alla Fanciullona del West di Pisa. Peccato che il concertato centrale del terzo atto abbia visto la compagnia in leggero anticipo (non più di una battuta) sull’orchestra e, al direttore (non che poche siano le sue colpe) che accelerava per raggiungerci, noi si trottava ancora di più… Bah, al pubblico è piaciuta, e questo basti.
A proposito dei blandi anticipi dei cantanti mi ricordo delle scarne due battute di anticipo di Harris (dei tre uomini in barca) che canta canzoncine comiche.

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