et albo versòrio teneba, et negro sèmen seminaba

Mese: Agosto 2001

La gioia del ritorno !

eolie3

E io che stupidamente indugiavo in bagni nel mare disumanamente bello delle Eolie, (in compagnia dei miei degni sodali) quando avrei potuto essere qui, a lavorare in allegria al calor bianco dei trenta gradi di una Toscana che anela pioggia e fresco autunnale (e che presto li subirà con rimpianto).
Con lo stesso rimpianto confesso nostalgia per la doppia riviera di Milazzo, il maestoso dominante castello, le sette sorelle, davvero specchio delle Pleiadi, cime marron-verdi nel mare blu cobalto, che non a caso due furbi dei scelsero per degna sede.

Puccini e Genova

Ancora, e per tutto luglio, e agosto, Tosca e Turandot, Turandot e Tosca (mai che un Pescatore di Perle o una snella Cavalleria interrompa la serie…), al caldo delle serate torrelaghesi.
Così continuo a ri-innamorami del secondo atto di Tosca e mi viene viene da pensare che un certo tipo di melodramma italiano (un certo tipo di musica) annega e muore in Puccini (moderno a volte che non ci si crederebbe) e anche nella favolistica Turandot, atrocemente presago:
canta Ping:
Il nome
dell’ignoto sta chiuso
in queste bocche silenti.
E abbiamo ferri
per schiodar quei denti
e uncini abbiamo
per strappar quel nome!

E la scena mi riporta a Costa-Gavras (un film : L’amerikano)

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