et albo versòrio teneba, et negro sèmen seminaba

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Mimesi (3) – lo straordinario talento della “cosa” da un altro mondo

Della difficile arte del passare inosservati – considerazioni varie sul mimetismo nella fantascienza (terza parte)

La “cosa” da un altro mondo – politica del corpo metamorfico – altri metamorfi

Cosa : Nome indeterminato e di valore semantico estesissimo che indica in modo generico ogni elemento di quanto esiste, sia nella realtà sia nell’immaginazione, tanto concreto quanto astratto
Grande Dizionario della Lingua Italiana – Battaglia

Thing from another world #1Nel 1938 John W. Campbell, che da editor di Astounding diverrà il nume tutelare della fantascienza moderna, pubblica “Who Goes There“, la storia del più mimetico (e pericoloso) degli alieni: la “Cosa” da un altro mondo. (1)

La storia è nota, un gruppo di scienziati in una isolata base antartica ritrovano una nave aliena (che subito distruggono per imperizia) e, bloccato nei ghiacci da centinaia di migliaia di anni, l’alieno.
Si tratta di un essere malvagio, intelligentissimo e, nella sua forma atavica (o almeno quella che ha assunto quando è arrivato sulla terra) ributtante. Gli uomini discutono tra loro come trattare il corpo: andando incontro ad un drammatico errore decidono di scongelarlo.
Hanno analizzano razionalmente che deve essere obbligatoriamente morto: nessuna creatura superiore sopravvive al congelamento.
L’alieno invece rivive e dimostra di avere una biologia con caratteristiche stupefacenti: può imitare a livello cellulare qualsiasi creatura terrestre con cui venga a contatto. Può uccidere ed inglobare uomini e animali ed riprodurli.

 

«Se gli spari al cuore,» disse McReady, «e non muore, allora è un mostro.»

Tutti corrono, all’Elba

A Portoferraio il 23 gennaio mi sento solo. Per ragioni comprensibili ma non condivisibili non ci sono turisti nè indigeni per le strade della città vecchia.

Molte trattorie o ristoranti sono sbarrati. Uno espone un cartello: “chiuso per ferie fino al 4 febbraio – auguri a tutti”. Poi trovo un posto aperto, le persone sono cordiali il pasto dignitoso (più della media di questi ritrovi turistici) il prezzo adeguato agli standard (l’Italia finalmente divenuta la nazione più cara d’Europa). Mentre mangio una pastiera (sic) mormora un po’ il vento che s’alza timido.

Il posto è bellissimo  e stamane sono andato a mangiare un panino e poc’altro seduto in spiaggia, di fronte una tavola azzura, uno scoglio e due gabbiani che tubavano come piccioni stracresciuti. Infami, dicevo, avete questo splendore e me lo fate godere assolo. In altri posti (a Livorno, per esempio) non l’avrebbero consentito, e avrebbero imposto alle persone di frequentare (sì anche a gennaio) obbligatoriamente la spiaggia a tutte l’ore, a mangiare, e correre, e amoreggiare.

spiaggia

Notti nervose con i mostri

Serate imperdibili su fuori orario da venerdì notte Russ Meyer e Ishiro Honda (o Inoshiro) in un connubio esplosivo. Notti nervose per i videoregistratori. Il mostro tricefalo Ghidorah è protagonista- annuncia trionfale il sito di FuoriOrario, da anni l’unico vero programma di cinema in televisione (cicli di film intendo e forse c’è solo l’eccezione, se vogliamo, dell’egualmente kitsch / straniante “I Bellissimi” di Retequattro).

Notte imperdibile anche questa di oggi col mostro monocefalo, Palin a sfidare il canuto trapiantato Biden (e non mi viene in mente altri politici tricotrapiantati, ma sarà una mia mancanza) nel vice-dibattito che speriamo la 7 trasmetta dalle 3 del mattino. (Russ Meyer vs Ishiro Honda anche questo perché no?).

Venerdì notte: Gli eredi di King Kong (Kaiju soshingeki, Giappone, 1968, col., v.o.vott.it. 89’) –

Regia: Ishiro Honda Con: Akira Kubo, Jun Tazaki, Andrew Hughes

Sabato Notte: L’invasione degli astromostri
(Kaiju daisenso, Giappone, 1965, col, v.o. sott.it., 94’)
Regia: Ishiro Honda
Con: Nick Adams, Akira Takarada, Kumi Mizuno, Jun Tazaki, Akira Kubo
Gli astronauti Glenn e Fuji a bordo di una navetta spaziale atterrano sul pianeta X nel sistema gioviano. Qui scoprono che gli umanoidi suoi abitanti vivono nel sottosuolo per proteggersi dagli attacchi del mostro tricefalo King Ghidorah.

Domenica Notte: Dogora il mostro della grande palude
(Uchu daikaiju dogora, Giappone, 1964, col., v.o. sott. it., 83’)
Un satellite in orbita nello spazio è stato distrutto e i sospetti ricadono su una banda di ladri di diamanti (usati nei meccanismi del satellite). Ma uno scienziato scopre una medusa gigante diretta verso l’atmosfera terrestre. Mentre la polizia è sulle tracce della banda di gangster, la creatura spaziale minaccia il pianeta.

Venerdì 10 Ottobre

Rodan il mostro alato
(Sora no daikaiju radon, Giappone, 1956, col., 83‘, v.o. con sott. it.)
Regia: Ishiro Honda

Matango il mostro
(Matango, Giappone, 1963, 1963, col., 90‘, v.o. con sott. it.)
Regia: Ishiro Honda

Latitudine zero
(Ido zero daisakusen, Giappone, 1969, 90‘, v.o. con sott. it.)
Regia: Ishiro Honda

maggiori particolari sul sito di fuoriorario Rai.it – Cinema

Rimane da chiedersi se saranno le prosperose eroine di Meyer o i minacciosi mostri plastici a turbare più le notti. Ai brufolosi teen-ager che vorranno vedere questi capolavori per la prima volta: (ghezziane) buone visioni.

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