et albo versòrio teneba, et negro sèmen seminaba

Tag: Mare

Scirocco

windsurf scirocco

Windsurfing a Frassanito – devo andarci !

Sei ancora preso dall’eccitazione e dal rush adrenalinico, ti vien voglia di ringraziare il mondo.

Che bella giornata quando abbandoni il lavoro un’ora prima e hai il tempo di raggiungere il mare e lo scirocco benigno ti insluffa 20 nodi abbondanti di caldo, teso, sensuale abbraccio, e la tavola vola (anche se non la sai domare, ma ci provi!) o per qualche minuto sembra seguirti.

Tu gridi ordini in una voce squarciagola solitaria e pesante: “bolina -maledizione” – l’espletivo in realtà è  più pesante–  prima intendendo plagiare la tavola a seguirti, poi solo a confortare te stesso, il fiato di pesante salsedine solo quella il vento non sembra portar via, i primi saltelli al lasco sulle onde poi, maestosa, definitiva, lisergica, esiziale, incontrollabile la tavola ti porta su e

plana.

Lo spettacolo è bello lo stesso vicino alla riva (al beach break) mentre trascini la tavola gli ultimi infami cinquanta metri di scarroccio per rientrare e allarghi le braccia a prendere il vento sul torace, i neuroni scaricano allegri e senti la 1812 di Ciaikoski: si proprio quella

Ti calmi un po’, basta con gli affanni di gioia  con lo sguardo lontano sopravvento invidii giovani dotati cavalieri ancora in sella, quasi apprezzi anche i kiters (no, non ci credo, questa è atarassia).

Componi, automatico, uno haiku sacro e blasfemo

entusïasmo
ho respirato Dio
ed ero io

Poi si fa tardi, smonti tutto, fai una doccia fredda e vieni via.

photo credits

Tutti corrono, all’Elba

A Portoferraio il 23 gennaio mi sento solo. Per ragioni comprensibili ma non condivisibili non ci sono turisti nè indigeni per le strade della città vecchia.

Molte trattorie o ristoranti sono sbarrati. Uno espone un cartello: “chiuso per ferie fino al 4 febbraio – auguri a tutti”. Poi trovo un posto aperto, le persone sono cordiali il pasto dignitoso (più della media di questi ritrovi turistici) il prezzo adeguato agli standard (l’Italia finalmente divenuta la nazione più cara d’Europa). Mentre mangio una pastiera (sic) mormora un po’ il vento che s’alza timido.

Il posto è bellissimo  e stamane sono andato a mangiare un panino e poc’altro seduto in spiaggia, di fronte una tavola azzura, uno scoglio e due gabbiani che tubavano come piccioni stracresciuti. Infami, dicevo, avete questo splendore e me lo fate godere assolo. In altri posti (a Livorno, per esempio) non l’avrebbero consentito, e avrebbero imposto alle persone di frequentare (sì anche a gennaio) obbligatoriamente la spiaggia a tutte l’ore, a mangiare, e correre, e amoreggiare.

spiaggia

La gioia del ritorno !

eolie3

E io che stupidamente indugiavo in bagni nel mare disumanamente bello delle Eolie, (in compagnia dei miei degni sodali) quando avrei potuto essere qui, a lavorare in allegria al calor bianco dei trenta gradi di una Toscana che anela pioggia e fresco autunnale (e che presto li subirà con rimpianto).
Con lo stesso rimpianto confesso nostalgia per la doppia riviera di Milazzo, il maestoso dominante castello, le sette sorelle, davvero specchio delle Pleiadi, cime marron-verdi nel mare blu cobalto, che non a caso due furbi dei scelsero per degna sede.

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