manon3

La prova, se riuscita, non va toccata oltre: è la mia teoria, che espongo sempre più quando in realtà tutto sembra andato storto.
Oggi, 6 ore a Torre del Lago, per provare poi 12 minuti in scena (si, il solito terzo atto)…
Ho visto le scene del quarto atto. Un deserto in louisiana !?
Poi mi informo (grazie Internet) e mi ricordo che la Louisiana era il nome generico di tutto l’immenso territorio francese comprato da Jefferson per 15.000.000 $.

"Capolavoro del tardo romanticismo musicale, il quarto atto di Manon Lescaut fa tornare in mente le conclusioni di Don Carlo e Aida. E ci rende palese l’enorme distanza col melodramma di Verdi, là dove la morte era l’unica possibilità per gli individui, oppressi dal potere, di realizzare le loro legittime aspirazioni terrene. «Non voglio morir!» urla solitaria, Manon. Gli amanti pucciniani continuano ad avanzare nella sabbia del deserto, fino all’ultimo cercando un’impossibile salvezza, perché l’unica certezza è la vita. Sono questi i valori disperati e sensuali dell’inquieta fin de siècle: la sensibilità moderna comincia qui dove il cielo scompare."
Di Turandot si dirà la prossima volta…