Il web è largo più che profondo; me ne accorgo questi giorni.
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Frederic Prokosch ha solo una trentina di poveri riferimenti. (Soprattutto rivendite di libri rari, o cataloghi di biblioteche comunali…)
Eppure so che, nascosta nei meandri di qualche università, rimane la tesi definitiva, la ricerca su Prokosch che vorrei leggere, e non troverò mai…

Ho scoperto Prokosch leggendone, anni orsono, la prima edizione italiana (Longanesi) del “manoscritto di Missoloungi“, la “falsa” autobiografia di Lord Byron che Adelphi ha ripubblicato nell’89 e che consiglio. Da allora ricerco per bancarelle il suo “il Naufragio della Cassandra”. Scomparso.